12 Set 2018

Scrivere email efficaci: AIDA, un metodo dalle radici antiche (Parte I)

In un'epoca di grande bombardamento mediatico e grande pervasività del messaggio pubblicitario, è sempre più difficile distinguersi dalla massa e riuscire a raggiungere le persone che rappresentano il nostro target.

Questo è sicuramente vero per tutto l'advertising classico (ma anche quello ultraprofilato e ultrapersonalizzato tipici dell'era social), ma anche l'email marketing non sfugge a questo tipo di lotta.

Se è vero che il permission marketing ha sicuramente una strada più semplice nell'instaurare un dialogo con l'utente, la scrittura delle email (di ogni parte dell'email) ha un ruolo di estrema importanza.

Attention/Interest/Desire/Action, un po' di storia

Uno dei modelli teorici di funzionamento della pubblicità più conosciuti in assoluto si adatta in maniera splendida al mondo dell'email: la formula AIDA (Attention/Interest/Desire/Action) viene davvero da lontano, universalmente viene infatti attribuita alla leggenda del marketing Elias St. Elmo Lewis (1872-1948).

aida

Sicuramente Lewis non poteva immaginare che le sue teorie, nate in un'epoca in cui neanche la radio era stata inventata, avrebbero avuto declinazioni in un mondo così radicalmente diverso.

30 Ago 2018

A/B Test e intervallo di confidenza: risultati che contano

Abbiamo in passato già parlato di A/B test e di come, in *ambito Email Marketing, siano un terreno quanto mai minato.

Spesso ci è stato fatto l'appunto che un test è una prassi scientifica di indubbio valore, e che dunque vale sempre la pena usarlo. Facciamo un esempio pratico: devo fare un invio a 20.000 indirizzi, e ho dubbi sulla "call to action" da utilizzare, per cui decido di fare un A/B test su due gruppi da 2.000 contatti, per poi estendere a tutti l'invio migliore.

Il risultato del test ci dice che la variante A ha avuto 34 clic, mentre la B ha registrato ben 42 clic (2.1%): istintivamente viene da pensare che la versione B sia quella vincente, in realtà, immettendo i dati in questo sito, scopriremo che i risultati ottenuti non sono "statisticamente rilevanti". Cosa significa? Come faccio ad ottenere risultati rilevanti?

Oggi tenteremo di andare un po' più a fondo nella questione, accennando alla teoria che sta dietro al concetto di test, per capire quali siano i limiti e i punti di forza di questo modo di operare.

Cos'è un test?

Per test si intende la verifica di una data ipotesi su un campione più o meno ristretto rispetto alla "popolazione" totale; una volta che il test ha dato il risultato aspettato, l'ipotesi si applica all'intera popolazione, aspettandosi risultati in linea con il test.

Abtest

In ambito marketing si parla da anni di A/B testing, specialmente nella realizzazione di landing page e nell'ottimizzazione di banner e campagne advertising.

Questo approccio, fortemente sostenuto dai profeti del marketing scientifico, si contrappone in maniera anche estremamente polemica, a quello "estetico", basato sulle intuizioni e sul lavoro creativo.

21 Ago 2018

Il report 2017 del Garante per la Protezione de Dati Personali: telemarketing, spam e molto altro

Anche il 2017 è stato, per il Garante per la protezione dei Dati personali, un anno intenso.

Nell'annuale e davvero interessante report, uscito qualche settimana fa, il Garante fa il punto, quantitativo e qualitativo dell'attività 2017.

report

Il report completo, unitamente al discorso di presentazione del presidente Antonello Soro, sono liberamente consultabili a questa pagina.

19 Lug 2018

Aperture da webmail e app: sempre più anonime

Già in questo articolo, di più di tre anni fa, avevamo fatto notare come alcune delle statistiche offerte dagli ESP risultassero nei fatti parecchio imprecise.

Le motivazioni dietro a questa imprecisione, riscontrabile soprattutto nella localizzazione geografica e nel riconoscimento dei device di apertura, sono variegate, ma una in particolare risulta avere un peso maggiore: l'utilizzo, da parte di alcune webmail e app mobile di proxy per il recupero e la fornitura delle immagini.

proxy immagini

Cos'è un proxy immagini?

Quando una email viene inviata tramite un ESP normalmente è composta di una parte HTML che all'interno, come una pagina web, richiama risorse esterne, principalmente immagini.

In condizioni normali il client di posta o il browser, interpretando l'html della newsletter, fanno per conto dell'utente le richieste ai server remoti per ottenere le immagini.

11 Lug 2018

Anche Apple rafforza la sua policy DMARC

Nel corso degli ultimi anni, molti fornitori di indirizzi email gratuiti hanno cominciato a "stringere la corda", rilasciando record DMARC con policy di quarantine o reject.

Il record DMARC, pubblicato nella zona DNS del dominio, consente al proprietario del dominio di indicare ai server riceventi come comportarsi nel caso nel caso DKIM e SPF falliscano, non siano presenti o non siano allineati.

dmarc mac

Apple ha pubblicato già da qualche tempo un record DMARC, che fino a qualche giorno fa riportava la direttiva "p=none", la più morbida, che semplicemente indica al server ricevente di inviare una notifica ad uno specifico indirizzo nel caso in cui una email con un mittente mac.com, me.com o icloud.com fallisca il check su SPF e DKIM.

Questa direttiva è stata sostituita dalla più stringente "p=quarantine", che indica ai sistemi riceventi che, in caso di email non certificate e allineate secondo i protocolli DKIM e SPF, l'email stessa venga relegata in una cartella apposita di quarantena, normalmente quella riservata allo spam.

06 Lug 2018

Una Newsletter al giorno, alla settimana, al mese o all'anno?

L'email marketing, in questo mondo di velocisti, ha il passo di un mezzofondista, o forse persino di un maratoneta.

Prima Twitter e Facebook, poi Instagram ci hanno abituato all'instant marketing, fatto di occasioni colte al volo, con quanta più spinta e creatività possibile, in un gioco alla rincorsa dello spicciolo di attenzione del consumatore, sempre più distratto e disaffezionato.

L'email marketing ha provato ad adeguarsi, ed in parte ci è riuscito, con i meccanismi di automazione, le email legate ai sistemi di retargeting, l'ultra personalizzazione.

calendario

Questo tipo di approccio è però estremamente commerciale ed efficace unicamente per alcune realtà, tipicamente retail e di vendita diretta.

L'email marketing "tradizionale", legato al concetto di Newsletter, ha mantenuto il suo passo, e continua ad avere, forse persino più di qualche anno fa, una efficacia di gran lunga superiore a molti altri mezzi, a patto di essere disposti a ragionare e lavorare su tempi mediamente più lunghi di quelli a cui attualmente siamo abituati.

26 Giu 2018

Campaign Monitor, Emma e Delivra si fondono

È notizia di questi giorni la fusione di tre realtà consolidate del mondo dell'email marketing.

Campaign Monitor, servizio molto conosciuto anche in Italia, raggrupperà sotto il suo brand anche Emma e Delivra.

campaign

Lo scopo della fusione è quella di offrire un ventaglio di servizi adatti ad ogni tipo di business. Il nuovo CEO del gruppo Campaign Monitor sarà Wellford Dillard, già CEO di Emma nell'ultimo anno. A quanto pare gli headquarter del neonato gruppo verranno ospitati a Nashville, presso gli uffici di Emma, preferiti alla sede statunitense di Campaign Monitor a San Francisco.

20 Giu 2018

Che formato immagini usare per le email e le newsletter?

Ogni email è un mix, il più possibile bilanciato, fra testo e immagini. In un mondo in cui l'aspetto visivo è oltremodo importante, le immagini che usiamo nelle nostre newsletter giocano un ruolo importante per ingaggiare il nostro lettore e convincerlo che quello che gli stiamo dicendo vale la sua attenzione.

scelta formato

Si fa presto a dire immagini

Le immagini, in ambito digitale, vengono salvate su file secondo vari formati, ognuno con le sue caratteristiche peculiari. I formati più utilizzati nel web sono JPEG, GIF, PNG e SVG.

Ognuno di questi formati è nato in tempi e con motivazioni diverse: non è sempre facile, per chi non è addetto ai lavori, sapere quale di questi sia il migliore in certi contesti e dunque quale sia la scelta ideale.

Proveremo a identificare caratteristiche e criticità di ognuno, per aiutarvi in questa non banale scelta.

13 Giu 2018

Email Marketing e GDPR al Web Marketing Festival

Il Web Marketing Festival è definitivamente il punto di riferimento per la formazione e l'aggiornamento per chi si occupa di Marketing Digitale.
L'edizione 2018 è la più grande di sempre: 3 giorni di incontri, speech, networking, con oltre 40 sale e 400 speaker.
Come sapete in questi mesi abbiamo pubblicato diverse riflessioni sulla questione, che hanno incontrato il vostro interesse e apprezzamento. Abbiamo dunque pensato di raccogliere, nella maniera più organica possibile, i concetti, le idee, le analisi fatte in queste settimane in un intervento da proporre al WMF 2018 a Rimini.
24 Mag 2018

GDPR: conferma l'iscrizione o il 25 maggio ti cancelliamo: "americanata"?

In questi giorni stiamo tutti ricevendo decine, se non centinaia, di email relative al GDPR, numerose delle quali chiedono di confermare la propria iscrizione entro il 25, pena la cancellazione dal loro DB.

Se grosse e famose aziende hanno usato questo approccio, dovrà pur esserci un motivo, e quindi ora tantissimi stanno emulando, senza farsi troppe domande, quell'approccio.

Abbiamo analizzato dal punto di vista normativo la questione in questo articolo, ma vogliamo spendere qualche parola in più, per tentare di spiegare il nostro approccio.

Fermiamoci un attimo e cerchiamo di capire come stanno le cose.

  • Se hai già raccolto un consenso seguendo le indicazioni dell'attuale (vecchia) normativa privacy, quasi sicuramente non hai bisogno di chiederlo nuovamente, ma solo di speficicare bene i trattamenti e notificare la nuova informativa privacy ai tuoi utenti.
  • Se non avevi un consenso compatibile con la vecchia normativa allora stavi (stai) probabilmente facendo trattamento illecito di dati, punito anche in era pre-GDPR.

E quindi? sono impazziti?

No, semplicemente non sono Italiani e quindi è plausibile (e lecito) che ti abbiano iscritto alla loro newsletter senza mai chiederti il consenso e senza mai farti vedere una informativa privacy.

La grossa rivoluzione introdotta dal GDPR, infatti, è che la privacy degli europei viene decisa dall'Europa e non più dalla nazione in cui ha sede l'azienda che fa il trattamento.