30 Ott 2017

Mailchimp torna al single opt-in (se non sei europeo)

Il  24 ottobre Mailchimp ha fatto un annuncio che ha scosso il mondo dell'email marketing, tanto da far pensare ad un qualche "scherzo di Halloween": a partire dal 31 ottobre, tutti i form di iscrizione degli account Mailchimp sono passati dal sistema dal Confirmed Opt-in a quello del Single Opt-in.

Mailchimp single opt-in

Ricordiamo brevemente in cosa consistono questi due metodi di raccolta iscrizioni: in sostanza il Confirmed Opt-in (chiamato anche Double Opt-in) prevede che, al momento dell'iscrizione tramite form, una email venga inviata in automatico all'indirizzo inserito. L'email contiene un link univoco di che il destinatario dovrà cliccare per confermare l'iscrizione stessa.

Questa procedura consente di verificare la correttezza dell'indirizzo immesso e di evitare operazioni maliziose, come l'inserimento di indirizzi di spam-trap o l'attivazione massiva di indirizzi inseriti da bot. Nei fatti è il metodo di iscrizione consigliato da tutti gli esperti: se da un lato rende un po' più laboriosa la procedura di iscrizione, dall'altro ci mette al riparo da tutta una serie di problemi di deliverability che possono verificarsi utilizzando procedure meno stringenti.

19 Set 2017

Attributo ALT e formattazione del testo alternativo per le immagini

Ad oggi il problema relativo allo scaricamento automatico o meno delle immagini da parte dei programmi di posta elettronica e delle webmail pare essersi molto ridotto.

Immagine Rotta

Se è vero che qualche anno fa la maggioranza delle newsletter e delle email che facevano riferimento ad immagini esterne veniva visualizzata di base senza immagini, con l'avvento degli smartphone la situazione è decisamente cambiata.

Mail di IOS mostra sempre le immagini e da fine 2013 anche Gmail e la relativa applicazione Android/Ios hanno cambiato radicalmente comportamento, nascondendo le immagini solo in casi particolari.

L'attenzione dunque verso un certo tipo di ottimizzazione - il testo alternativo legato all'immagine - è venuta meno; è comunque bene ricordare che

  • Outlook per Windows non mostra automaticamente le immagini
  • Yahoo non mostra automaticamente le immagini
  • Gmail di tanto in tanto decide di non mostrare immagini
  • Thunderbird non mostra automaticamente le immagini

Ci sono inoltre altri casi in cui il testo alternativo all'immagine diventa importante

  • Problemi ed errori nel caricamento delle immagini
  • Utilizzo di screenreader (programmi che si occupano di leggere il contenuto a video per ipovedenti)

Ignorare il problema non è una soluzione accettabile: se la nostra email contiene immagini funzionali e utili a chi le riceve, è necessario prevedere un testo alternativo.

08 Set 2017

Email Marketing per il fitness e la cura della persona

L'email marketing è marketing di "nurturing", di cura e "coccola" del nostro contatto: lo scopo finale è quello di accompagnarlo per mano e farlo diventare prima "amico", poi cliente fedele.

Se c'è un campo dove la parola "cura" è al centro del business è sicuramente quello del fitness e della bellezza: nell'ultimo decennio il mercato del benessere ha avuto una crescita esponenziale e palestre, saloni di bellezza, centri estetici, SPA si sono moltiplicati sul territorio.

Grande richiesta, ma, appunto, anche grande concorrenza: come può l'email marketing aiutarci a consolidare la nostra attività e farla emergere dalla massa dell'offerta?

Trucco

Prima di tutto è necessario capire quale sia il ruolo dell'email marketing: mai e poi mai è consigliabile usare l'email per "trovare nuovi clienti", magari aggredendo indirizzari recuperati in maniera rocambolesca, provenienti da vecchie attività o contatti personali.

Il ruolo dell'email marketing, l'abbiamo ripetuto tante volte, è quello della fidelizzazione, del "nurturing" prima citato, quello quindi di prendere un contatto acquisito altrove - in negozio, tramite una landing page ben costruita, tramite un annuncio Facebook o in seguito ad una telefonata di informazioni - e trasformarlo pian piano in un cliente fedele, continuando a stimolarlo e a coccolarlo, generando in lui il periodico bisogno a incontrare la nostra attività.

Un'altra cosa da tenere bene a mente è che, al contrario di altre attività "local", quelle legate al benessere e alla bellezza non temono concorrenza online: la presenza fisica del cliente è un obbligo imprescindibile per poter godere di un certo tipo di servizi.

25 Ago 2017

Enti e Istituzioni, informare e coinvolgere con le newsletter

Email e numero di telefono: allo stato attuale sono gli unici due touchpoint digitali indipendenti da una intermediazione di terzi. Chiunque usufruisca di servizi internet sia attraverso il computer, sia attraverso uno smartphone, dispone di un indirizzo email.

Per chi, come comuni, biblioteche, associazioni di settore, enti, ha la necessità - e alcune volte persino l'obbligo - di comunicare costantemente a cittadini e associati iniziative, scadenze, circolari e notizie, l'email è dunque uno strumento insostituibile.

biblioteca

Ancora una volta siamo di fronte ad un caso in cui uno strumento globale -l'email- diventa fondamentale per attività locali, radicate nel territorio di appartenenza.

01 Ago 2017

L'armata Antispam di Outlook.com

Con buona pace di tutti gli email marketer, esiste una massima sempre e comunque vera:

"Solo chi riceve l'email può decidere se è spam o no"

Questo a prescindere da ogni tipo di double opt-in, landing page, o strategia di lista: se l'email che inviamo viene percepita come non richiesta, non interessante, inutile, non pertinente, è spam.

Proprio basandosi su questo assunto alcuni filtri (Cloudmark, ad esempio) usano direttamente le segnalazioni di abuso per compilare le loro blacklist.

Microsoft, con il suo programma Spam Fighters, si spinge un po' più in là, tentando di istruire il suo sistema esperto antiSpam con la collaborazione di un vasto campione dei propri utenti.

Spam Fighters

L'idea base è semplice: se vieniamo estratti e accettiamo di aderire al programma, il sistema ci mostrerà vecchie nostre email (scelte a campione tra quelle in posta in arrivo o in spam, indifferentemente) e ci chiederà cosa ne pensiamo - è spam, non è spam.

20 Lug 2017

Nuova versione per Yahoo! Mail, cosa cambia per l'email design

A fine giugno Yahoo! Mail ha subito un drastico redesign, che ha coinvolto non solo l'aspetto grafico e di UI, ma ha toccato l'intera piattaforma, compreso il post processing delle email in arrivo e il supporto di alcune proprietà CSS.

La nuova interfaccia è senza dubbio più moderna e leggibile, risultato ottenuto abbracciando l'ormai omnipresente material design; in generale l'esperienza d'uso è sicuramente migliorata, anche grazie ad un alleggerimento complessivo che si fa notare in termini di reattività.

Yahoo2

Le novità inserite sono molte, a partire da un potente motore di ricerca interno, un'area dedicata a tutti gli allegati inviati e ricevuti e un editor di email completamente rivisto: Yahoo strizza l'occhio al pubblico dei MEME e delle GIF, con una libreria immediatamente disponibile e nel contempo offre la possibilità di cornici e sfondi che, ad essere sinceri, ricordano un po' i "bei" tempi andati.

Il nuovo Yahoo! Mail e il rendering

Le novità più interessanti per chi si occupa di Email Marketing sono senza dubbio quelle legate al rendering delle email: Yahoo! Mail in passato è stata una delle "bestie nere" dell'email design, a causa delle sue peculiarità e dei trick necessari per mantenere una visualizzazione coerente.

05 Lug 2017

La pubblicità Gmail non spierà più i contenuti delle email

Google ha annunciato, con un post sul blog ufficiale datato 23 giugno, un cambiamente radicale per quel che riguarda la pubblicità sulla versione free di Gmail.

Curiosamente l'annuncio pare piuttosto "fuorviante": il titolo stesso dice che prossimamente la versione free di Gmail diventerà "più simile" a quella contenuta in Gsuite (dunque la versione a pagamento "aziendale").

In realtà la questione gira tutta attorno al tema dell'advertising personalizzato e dell'uso del contenuto della posta privata per profilare l'utente.

Gmail

Google dunque dichiara che, a partire da una data non meglio specificata, ma entro la seconda parte dell'anno, non userà più il contenuto delle email che transitano nel nostro account Gmail free per selezionare gli annunci proposti all'interno dello stesso.

In questo senso la piattaforma Gmail free si avvicinerà a quella di Gsuite, cioè in nessuna delle due verrà effettuato un'analisi del testo delle email a fini advertising; c'è da dire che attualmente la versione a pagamento non ha proprio spazi pubblicitari - e né li avrà nel breve.

La sensazione è dunque quella che l'annuncio sia stato "girato" tentando di spostare l'attenzione da una pratica che molti ritengono invasiva; ora la pubblicità di Gmail free verrà proposta sulla base delle impostazioni e dei comportamenti previsti per l'advertising Google su siti terzi, in pratica raccogliendo dati di navigazione attraverso cookie di terza parte.

20 Giu 2017

Associazioni sportive: costruire e manutenere una lista email

Molto spesso si parla di Email Marketing unicamente in relazione alla vendita diretta di beni, quasi sempre riferendosi a modelli completamente online, e-commerce, marketplace, e-booking.

Esistono realtà completamente diverse, molto spesso radicate pienamente nell'offline, che hanno la necessità di comunicare iniziative e informazioni a persone che non sono per forza di cose "clienti", ma associati, simpatizzanti, studenti.

Associazione

Non è sbagliato parlare anche in questo caso di Marketing: enti come le Associazioni Sportive hanno bisogno di far conoscere le proprie iniziative e servizi al proprio pubblico, per soddisfarne le necessità, andando dunque a far incontrare domanda e offerta.

È altresì vero che il mondo dell'associazionismo ha le proprie peculiarità che è bene analizzare e conoscere, per riuscire a sfruttare al meglio le possibilità di uno strumento potente e flessibile come l'email.

08 Giu 2017

La relazione sull'attività 2016 del Garante: telemarketing, liste pubbliche e grandi progetti

All'inizio di questa settimana il Garante per la protezione dei dati personali ha presentato la relazione sul lavoro svolto dall'autorità nel corso del 2016.

Il documento è sicuramente di vivo interesse per avere un'idea precisa dello stato dell'arte della protezione dei dati personali nel nostro paese.

Garante privacy

L'attività del Garante è davvero multiforme e sfaccettata: i campi di intervento nel 2016 sono stati il crimine informatico e la cybersicurezza, la profilazione on line e i social media, i rischi della Rete e il cyberbullismo, la lotta al terrorismo e la sorveglianza di massa, i Big Data, l'uso delle nuove tecnologie nel mondo del lavoro, la trasparenza della Pa on line e le garanzie da assicurare ai cittadini, il fisco e la tutela della riservatezza dei contribuenti, il telemarketing, le intercettazioni e la protezione dei dati contenuti negli atti processuali, la tutela dei minori da parte dei media, i diritti dei consumatori, le grandi banche dati pubbliche, il mondo della scuola, il diritto all'oblio, le garanzie per il trasferimento dei dati negli Usa, la sanità.

30 Mag 2017

Trump e l'email marketing per la raccolta fondi

La campagna elettorale USA è sempre una macchina affascinante e, a partire dalla prima elezione di Obama, la rete ne è diventata protagonista assoluta, capace di variare equilibri consolidati e spazzare via previsioni date per certe. La quantità di denaro messo in campo dai due partiti maggiori è tale da giustificare la nascita di aziende e startup: la competizione serrata e i tempi stretti sono sicuramente terreno fertile per idee nuove e spregiudicate. In particolare in questo ultimo turno presidenziale sembra che le email siano state le vere protagoniste, sia dal punto di vista sicurezza (ricordiamo lo scandalo delle email di Hillary Clinton), sia da quello strettamente marketing.

Per muovere una grande macchina elettorale è necessario raccogliere molti soldi: il fundraising rappresenta una parte fondamentale nella campagna elettorale.

Gli approcci online di Democratici e Repubblicani sono stati nettamente diversi.

Elezioni

I Democratici si sono infatti affidati principalmente all'advertising online classico, display, mentre il Republican National Committee si è pesantemente affidato ad una pratica che spesso abbiamo demonizzato: l'acquisto e il noleggio di liste email da "spammare" chiedendo appunto il sostegno economico al candidato.

Dati alla mano pare che il RNC abbia speso ben 27 Milioni di dollari in indirizzi email, ottenuti gran parte da una "piccola" start up nata nel 2012, ConservativeConnector.com, la cui mission, davvero esplicita, è

"CONSERVATIVE ONLINE ACTIVISTS - DELIVERED."