Fra i vari filtri antispam utilizzati oggigiorno un posto di rilievo, per estensione d'uso e per le peculiarità di funzionamento, lo merita sicuramente Cloudmark.
Cloudmark è una grande realtà commerciale che fornisce prodotti per la sicurezza e per la "pulizia" delle comunicazioni elettroniche, sia email, sia sms.
Le soluzioni proposte sono svariate, dedicate sia all'utenza finale, sia - anzi, soprattutto - alle aziende e agli ISP (Internet Service Provider): ad esempio in Italia Cloudmark viene utilizzato da Libero, Tiscali, Aruba e Register.
L'idea fondamentale del servizio Cloudmark è quella di un filtro collaborativo, che basa la classificazione delle email in relazione ai feedback inviati da chi ha ricevuto l'email; in questa maniera, evitando dunque qualsiasi tipo di automatismo, si demanda la decisione ai diretti interessati.
L'email arrivata sembra spam ad un certo numero di utenti? Allora è spam.
Posta in questi termini la questione pare piuttosto semplice, in realtà la tecnologia impiegata è complessa; in questo breve excursus tenteremo di capire i principi di funzionamento dietro a questo filtro e come tali principi possano influenzare il nostro modo di gestire le liste e creare newsletter.