È notizia di qualche settimana fa il cambiamento strategico da parte di Mailchimp riguardo a Mandrill, il proprio sistema per l'invio di email transazionali: dal 23 di aprile Mandrill cesserà di essere un prodotto standalone e diventerà un plugin disponibile per account a pagamento di Mailchimp.
In sostanza chi vorrà continuare ad utilizzare i servizi transazionali di Mandrill - per cui la gestione dell'invio e della relativa reportistica delle proprie email di iscrizione, notifica, ricezione ordine, tracking etc. etc. - dovrà per forza sottoscrivere un piano Mailchimp a pagamento. Lanciato nel 2012, Mandrill rappresenta comunque un "inseguitore" nel campo delle email one to one: il leader di mercato rimane Sendgrid, comunque, soprattutto grazie alla notorietà di Mailchimp, Mandrill ha saputo in breve tempo ritagliarsi una cospicua fetta di mercato e ad oggi dichiara 800.000 utenti, per un volume di affari di 12 milioni di dollari.
L'annuncio è stato dato dopo che l'assemblea degli azionisti di Constant Contact ha dato il via libera, a stragrande maggioranza, all'operazione di acquisizione per 32$ ad azione, per un'operazione che è stimabile attorno ai 1.100 milioni di dollari.
Nel piano dell'operazione è prevista anche l'uscita dell'attuale CEO e fondatrice Gail Goodman, con un compenso di 7.5 milioni di dollari.
In termini di utilità il Google Postmaster Tools non è nemmeno lontanamente paragonabile ai Google Webmaster Tools, ma almeno è un primo passo con il quale Google si avvicina a chi spedisce email verso i server di BigG. Avrei voluto scrivere "si apre", ma in realtà non è una grande apertura, considerando che Yahoo, Microsoft, Libero e altri forniscono strumenti di Feedback loop ben più puntuali e lo fanno, in sordina, da molti anni e, per di più, utilizzando standard aperti di "reporting" (ARF)
L'attivazione dell'accesso al portale necessita di specificare quale sia il dominio DKIM (valore d= della relativa firma) delle email inviate o il dominio del mittente nel caso si utilizzi SPF. La proprietà del dominio dovrà poi essere verificata con l'inserimento di un record TXT nel DNS del dominio stesso.
Alla faccia di chi continua a dire che l'email è morta, che i giovani comunicano solo tramite Facebook e Whatsapp, Google nella sua ultima conferenza ha presentato una nuova funzionalità di Gmail, chiamata "gmail schema".
Due giorni fa abbiamo appreso che Apple ha deciso di rimuovere dallo store AppGratis, una applicazione installata da più di 10 milioni di persone, creata da una azienda che fa praticamente solo quello ed oggi conta 45 dipendenti.
La notizia che Google Reader verrà chiuso il prossimo 1° Luglio 2013 ha fatto il giro del mondo in pochi minuti e in questi giorni si leggono tantissime proteste per la chiusura di un servizio forse in calo ma comunque molto diffuso ed apprezzato.
Leggevo un report di settembre 2012 in cui si parlava di aperture da dispositivi mobile che nel primo semestre 2012 avevano raggiunto il 36%, contro il 27% del semestre precedente, facendo presupporre quindi che in questo semestre ci dovremo aspettare un sorpasso delle aperture da mobile rispetto a quelle da PC.
In Italia però, nonostante si comprino un sacco di smartphone potentissimi (e costosissimi) ho l'impressione che l'uso della posta elettronica in mobilità non sia così diffuso come farebbe pensare quel report, e così ho voluto estrapolare un po' di dati a supporto delle impressioni. Prima di scendere nell'analisi del trend riporto quindi il dato puntuale del primo trimestre 2013 (ok, non è ancora finito, ma la sostanza è quella) dove ci assestiamo poco sopra il 26% di aperture mobile, quindi ben distanti dai dati riportati nei report "internazionali".
Probabilmente la notizia (a dire il vero non troppo fresca) della nascita di ItaliaOnLine dall'unione di Libero e Matrix ha più portata per i risvolti sul mondo dell'advertising che di quello dell'email, ma non possiamo certamente trascurare il fatto che Libero e Virgilio sono anche i principali portali italiani per quello che riguarda le "freemail".
Il lancio di Outlook.com risale ormai all'estate scorsa ma solo da pochi giorni Outlook.com è diventata la nuova webmail ufficiale di microsoft e sembra che entro fine dell'estate tutti i profili hotmail verranno migrati su questa.
Esteticamente le modifiche sono notevoli, con una interfaccia che segue lo stile degli ultimi prodotti Microsoft, ma questa nuova versione spinge soprattutto l'integrazione con i social network, con Skype e con Skydrive. Altro punto sul quale sembra puntare la casa di Redmond con questo aggiornamento è la privacy: infatti ironizza sul "don't be evil" di google usando un "don't get scroogled" (non farti fregare!).
Sono passati quasi 2 anni e mezzo da quell'ottobre 2009 in cui mi lamentavo dei, secondo me "fuorvianti", 4 milioni di italiani che leggevano l'email da cellulare, ed ho voluto rifare un check sull'uso degli smartphone nella lettura delle email da parte degli Italiani.
Sottolineo di parlare degli italiani perchè si trovano tante statistiche di diffusione dei device di Cupertino e di Mountain View ma raramente viene affrontato lo specifico mercato italiano. Gli unici dati che si trovano sull'italia riguardano le vendite e sono difficilmente analizzabili perchè il fatto che un utente ha comprato uno smartphone non ne fa automaticamente un utente di posta elettronica mobile.
Ora con i dati estrapolati voglio farvi vedere come usando dei dati reali si possa creare una vista più o meno a favore di quello che vogliamo dimostrare.