Sono passati quasi 8 anni da quando Yahoo e Libero decisero di pubblicare un record DMARC con una policy di reject e quarantine rispettivamente, ovvero una policy che chiedeva ai server riceventi di rifiutare o mettere in spam email il cui mittente (intestazione "From:") fosse di uno dei domini dei rispettivi servizi ma che non superassero le verifiche DMARC.
Nel corso del 2017 anche Google aveva annunciato l'intenzione di adottare a breve tale politica per i suoi domini, ma poi si era limitata ad attivarla dopo qualche tempo per il solo dominio googlemail.com, dominio che di fatto non riguardava molti paesi del mondo. Da allora ci si aspettava che Google facesse il passo di applicare la policy DMARC anche a @gmail.com ma non è mai successo.
Qualche mese fa, però, abbiamo parlato di un annuncio di Google a proposito della gestione antispam del suo servizio e, tra le linee guida che dettagliano nuovi requisiti che saranno richiesti dal 1° Febbraio 2024 a chi spedisce email verso Google, è comparsa una dicitura molto esplicita:
Don’t impersonate Gmail From: headers. Gmail will begin using a DMARC quarantine enforcement policy, and impersonating Gmail From: headers might impact your email delivery.
L'introduzione di tale policy significa che email con mittente @gmail.com non potranno più essere spedite da servizi esterni ma potranno partire solamente dai server di Google perché in caso contrario non potrebbero riportare una firma DKIM per il dominio gmail.com e non potrebbero superare il check SPF sul dominio gmail.com. DMARC, infatti, richiede non solo che l'email superi il controlllo di autenticazione di almeno uno dei due protocolli DKIM ed SPF, ma che il superamento avvenga in modo "allineato", ovvero che deve riguardare il dominio utilizzato come mittente (Intestazione MIME "From:") dell'email.
Sembra quindi che tra poche settimane Google si aggiungerà alla lista dei principali domini di fornitori di caselle di posta che hanno abbracciato tale politica: IOL (libero.it, virgilio.it, inwind.it, iol.it), Apple (icloud.com, me.com, mac.com), GMX e Web.de, Yahoo (yahoo.it, yahoo.com, etc), Email.it.
Cosa significa per chi spedisce email con strumenti di invio massivo ed era abituato ad utilizzare un mittente @gmail.com? Significa che non potrà più farlo a meno di non accettare che la maggior parte delle email finiscano in spam.
Se siete in questa situazione valutate al più presto di usare una email mittente in un vostro dominio aziendale e, se non ne avete già uno, comprare un dominio per la vostra attività.
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