A distanza di 2 anni da quando Email.it ha deciso di sospendere l'attivazione di nuove caselle gratuite e di togliere il supporto POP3 e IMAP4 dalle caselle gratuite esistenti lo scorso 26 aprile è arrivata la deadline per la fruizione gratuita delle caselle email.it.
Come si può leggere sul loro sito, per continuare ad utilizzare la propria casella email.it dopo il 26 aprile 2023 è necessario passare ad un piano a pagamento in abbonamento a 5.99€ al mese.
A partire dal 28 aprile scorso abbiamo registrato un elevatissimo tasso di errori di casella inesistente o disabilitata in seguito a tentativi di consegna ad indirizzi precedentemente funzionanti: come era prevedibile numerosi utenti hanno non hanno ceduto al "ricatto" e probabilmente hanno preferito cogliere l'occasione per passare ad altro fornitore di una casella gratuita. Questo il codice di errore specifico restituito dal server in fase di consegna:
550 5.2.1 <indirizzo.censurato@email.it>: Recipient address rejected: This mailbox does not exist or has been closed down [MAILBOXINACTIVE]
Da considerare che chi si trova con la casella disabilitata avrà fino a 90 giorni per chiederne la riattivazione (pagando l'abbonamento) quindi è possibile che alcuni di questi indirizzi che oggi non funzionano più tornino a funzionare nei prossimi 90 giorni, anche se probabilmente chi voleva farlo ha già approfittato delle promozioni comunicate dall'azienda nei mesi scorsi e quindi questa è una possibilità più teorica che reale.
Il cambio di approccio al mercato di Email.it dipende da una acquisizione da parte di Fjordmail, fornitore di servizi norvegese specializzato in servizi di posta elettronica premium e locali con un'eccellente assistenza clienti: in pratica Fjordmail sembra rastrellare il mercato (prevalentemente europeo) in cerca di servizi di posta gratuiti che faticano a trovare un modello di business e li acquisisce mirando a quegli utenti disposti a pagare per mantenere il proprio indirizzo di posta.
Questo il comunicato inviato a tutti gli utenti lo scorso dicembre:
Gentile Utente/Cliente,
con la presente comunicazione si informano tutti i possessori di una casella di posta gratuita e/o in abbonamento sul dominio @email.it (compresi i domini @avv.email.it, @arch.email.it, @dott.email.it, @dr.email.it, @geom.email.it, @ing.email.it, @rag.email.it) che, con decorrenza dal 20 dicembre 2022, la società Fjordmail Technologies AS subentrerà in tali servizi a Email.it S.r.l., proseguendo nei rapporti anteriori alla predetta operazione e subentrando a pieno titolo nella totalità delle attività, funzioni, rapporti contrattuali, debiti e crediti connessi ai predetti servizi.
Tutti gli altri servizi, come PEC e Business, rimarranno di proprietà e gestione di Email.it S.r.l.
Dal 20 dicembre 2022 tutti i dati, amministrativi e relativi al contenuto delle caselle, saranno di proprietà della società Fjordmail Technologies AS. Si precisa pertanto che, a partire dalla data del 20 dicembre 2022, tutti i rapporti relativi ai contratti ed ai relativi servizi di posta sul dominio email.it sopra indicato saranno riferiti a Fjordmail Technologies AS:
Fjordmail Technologies AS, registrato e situato in Norvegia
numero organizzazione 920 243 347
E-mail: post@fjordmail.no
Internet: https://fjordmail.no
Sul sito norvegese dell'azienda è possibile vedere quali siano gli altri provider "inglobati" forse con la stessa tecnica: inbox.com, email.it, indamail.hu, citromail.hu, webmail.co.za, luukuu.com, jubii.dk, wemail.no, sol.dk, mailia.no.
Vi ricordiamo che noi di EmailMarketingBlog.it non c'entriamo nulla con email.it o con fjordmail.com e che questo è solo un articolo informativo per quanti si trovino di punto in bianco a ricevere errori di consegna tentando di inviare email ad un indirizzo @email.it che aveva funzionato senza problemi per anni e che ora, probabilmente, non esisterà più.
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