10 Dic 2021

Cosa si intende per Feedback Loop nel mondo dell'email?

Poche settimane fa abbiamo riportato la notizia dell'attivazione del Feedback Loop da parte di Telecom Italia per le caselle alice.it, tin.it, tim.it e in quell'occasione ci siamo ripromessi di fare un articolo più generale su cosa siano i Feedback Loop, chi li fornisca, che utilità abbiano.

Validity FBL Providers

Che cosa è il Feedback Loop?

Il feedback loop, che potremmo tradurre "ciclo di retroazione", è un termine usato in fisica o in automazione per descrivere quei sistemi in cui è presente un costante adeguamento degli ingressi basato sulla osservazione o misurazione delle uscite. Nell'ambito delle email questo Feedback Loop consiste nello strumento con il quale un mittente (o un servizio di invio) può sapere se e quante delle sua email vengono considerate abusive/inappropriate dai destinatari.

L'informazione che viene misurata dal Feedback Loop sono le segnalazioni di spam, ovvero le situazioni in cui l'utente di una piattaforma, mentre legge una email, decide di usare la funzione "Marca come spam"/"Segnala spam"/"Indesiderata", etc.

Quali tipo di Feedback Loop esistono?

Esistono feedback loop legati all'indirizzo IP dal quale proviene il messaggio e feedback loop legati al dominio firmatario: in tutti i casi è il proprietario dell'IP mittente o del dominio firmatario a doversi preoccupare di richiedere la ricezione del feedback loop al provider che lo offre.

Esistono poi feedback loop che forniscono i dati in un formato standard (ARF) ed altri che invece usano propri formati o strumenti per fornire i dati degli abusi. Esistono provider che forniscono tale feedback per qualunque segnalazione ricevuta ed altri che invece ne forniscono solo una parte o solamente al superamento di determinate soglie, e altri ancora che forniscono solamente dati aggregati.

Quali fornitori erogano un Feedback Loop?

Google fornisce, tramite la piattaforma Google Postmaster Tools,  dei report sugli abusi in forma aggregata basandosi sul dominio mittente, ma solo se autenticato tramite DKIM e se le email ricevute da Google contengono un header proprietario di Gmail per richiedere tali dati. Oltre ad essere aggregati vengono forniti solamente al superamento di certi volumi. Per mittenti che spediscono a poche migliaia o decine di migliaia di destinatari, o per fornitori che gestiscono clienti di questo genere, non è quindi particolarmente utile.

Microsoft (Outlook, Live, Hotmail, Msn) fornisce un FBL chiamato JMRP (Junk Mail Reporting Program) ai gestori degli IP dai quali partono le email. Il formato dell'email non è standard e i report non riguardano tutte le segnalazioni di abuso ricevute ma una percentuale dipendente dalla reputazione del mittente. Microsoft fornisce anche un report chiamato SNDS (Smart Network Data Services) con il quale è possibile vedere lo stato di ogni IP con una colorazione basata sulla quantità di spam ricevuto da ogni IP ma secondo le nostre rilevazioni è del tutto inaffidabile (il tasso di consegna in inbox sembra poco correlato ai colori riportati da tale strumento).

Yahoo (Verizon, AOL) fornisce un FBL chiamato CFL e legato al dominio della firma DKIM.

Numerosi provider, tra cui spiccano, per noi italiani, Libero, Virgilio e Telecom Italia, si appoggiano a Validity per il loro servizio di feedback loop: si gestisce tutto da un pannello centralizzato e i report sono in formato standard ARF. L'elenco completo dei provider attualmente supportati nei confronti dei proprietari degli IP mittenti è BlueTie, Cox, Fastmail, Italia Online (Libero and Virgilio), La Poste, Liberty Global (Chello, UPC, Unity Media), Locaweb, Mail.Ru, OpenSRS, Rackspace, SEZNM, SilverSky, Swisscom, Synacor, Telecom Italia, Telenet, Telenor, Telstra, Terra, UOL, Virgin Media, XS4ALL, Yandex, Ziggo. Validity supporta anche l'FBL di Comcast che però non si basa sull'IP mittente ma sul dominio firmatario DKIM.

Oltre a questo esistono altri FBL autonomi di alcuni provider, come Centrum.cz, Earthlink, Zoho (che però non è più attivabile) e quello di Signal-Spam (Orange, LaPoste, SFR) che però è riservato ai membri dell'associazione.

A cosa serve il Feedback Loop?

Il feedback loop viene proposto come strumento verso gli intermediari che devono individuare quali flussi di email gestiti dai loro servizi creino troppe segnalazioni e quindi siano da considerare SPAM per dare loro modo di identificare il mittente e approfondire eventuali problemi da risolvere.

A cosa non serve il Feedback Loop?

Non serve a disiscrivere destinatari e procedere come se nulla fosse successo: questo comportamento viene identificato come list washing e porta a nascondere il problema agli occhi del mittente ma a subirne comunque i danni. Proprio per evitare questi comportamenti alcuni provider non inoltrano tutte le segnalazioni di abuso nel feedback loop ma solamente una parte mentre altri le inoltrano anonimizzate o aggregate.

Se non si ricevono segnalazioni tramite Feedback Loop significa che va tutto bene?

Non è detto, prevalentemente per due motivi:

  • le segnalazioni di abuso vengono fatte dai destinatari che vedono le email: nel caso in cui molte email inviate finiscano in spam non c'è da aspettarsi alcuna segnalazione d'abuso da parte degli stessi;
  • i feedback loop sono erogati prevalentemente dai grossi fornitori di caselle email gratuite: nel caso di destinatari aziendali non c'è da aspettarsi quindi una grossa copertura da parte di questi strumenti.

Quindi perché vada tutto bene è necessario, oltre alla rilevazione della mancanza di segnali negativi come quelli forniti dai Feedback Loop, che ci siano anche dei segnali positivi.

Consigliamo ai mittenti di mettere il link di disiscrizione in evidenza, addirittura in alto, così da permettere a chi non vuole più le email di usare quello strumento invece di ricorrere alla segnalazione come spam.

Consigliamo inoltre di appoggiarsi a strumenti di invio che permettano sia di gestire la disiscrizione semplice in un clic (e che includano nelle email le intestazioni che consentono ai programmi di posta di gestire la disiscrizione, tipo "List-Unsubscribe"), sia di raccogliere i feedback loop per gli invii fatti, così da poter tenere sotto controllo i propri invii.

 

 

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