21 Nov 2016

Dem o Newsletter? Due modi di intendere l'email marketing

Parlando di email marketing capita spesso di fare un po' di confusione nell'uso dei termini. In particolare ancora oggi risulta difficoltoso distinguere bene fra DEM e Newsletter.

DEM è un acronimo che sta per Direct Email Marketing, nelle intenzioni quindi una branca specifica del Direct Marketing, che utilizza come strumento l'email.
Wikipedia riporta, parlando del direct marketing:

"Rispetto alle forme di pubblicità classica (TV, Radio, Stampa) il Direct Marketing consente di stabilire una relazione diretta e duratura con il target, personalizzando i messaggi in funzione delle specifiche esigenze e caratteristiche del singolo cliente e della fase del ciclo di vita del cliente stesso. In particolare il Direct marketing può essere utilizzato per acquisire il cliente, svilupparlo, fidelizzarlo ed infine recuperarlo in caso di abbandono (quattro fasi del ciclo di vita del cliente). La fase di acquisizione viene effettuata contattando clienti potenzialmente interessanti (prospect), i cui contatti (indirizzo fisico, email, numero telefono) sono disponibili all'interno di liste profilate vendute sul mercato da operatori definiti list broker."

Cassette

Già questa definizione fa scattare un campanello, evidentemente qui siamo piuttosto lontani dai territori del permission marketing: si parla, nel caso della lead generation, di fare operazioni su liste noleggiate o acquistate da terze parti. Dunque, volendo sintetizzare, per DEM intendiamo una singola comunicazione spiccatamente commerciale inviata ad indirizzi di cui l'azienda non ha raccolto il consenso diretto: sappiamo bene che questo tipo di operazione è molto delicata e in ampia parte sconsigliata.

24 Nov 2015

Spam, Consenso e Rilevanza - Email Marketing in tre parole

Cosa si intende per SPAM

Parlando di email, con il termine SPAM si indica genericamente una comunicazione massiva di tipo promozionale non richiesta dal proprietario della casella di posta.

Spam e Consenso

L’aumento esponenziale di questo tipo di traffico promozionale con il diffondersi della connettività internet ha portato sia i fornitori di servizio email, sia i governi a correre ai ripari per tutelare i propri clienti e i propri cittadini.
Chi invia comunicazioni commerciali ai propri clienti deve dunque stare attento a due aspetti fondamentali:

02 Set 2015

Fare AB-testing nelle tue email potrebbe danneggiarti...

L'AB testing è prassi assai comune nel mondo del marketing digitale, ed è utilizzata per valutare varianti delle landing page, degli annunci Adwords, di interi siti web.

Il funzionamento è piuttosto semplice: si creano due varianti dello stesso messaggio/contenuto/impaginazione, si misurano i risultati dopo un tempo ritenuto ragionevole, si sceglie la variante più performante.

AB Testing

Negli ultimi anni l'AB testing è diventato comune anche nell'email marketing: molte piattaforme offrono strumenti per eseguire test su porzioni del database, variando, nel caso più comune, l'oggetto della mail o altre caratteristiche, per poi eseguire il resto dell'invio con la versione che ha generato più aperture e/o click.

25 Ago 2015

Come funzionano i filtri Antispam?

I filtri AntiSpam utilizzano mix di differenti tecniche per poter identificare le email indesiderate. La tecnica del Blacklisting consiste nell’individuazione di liste di parole, domini o altre caratteristiche da utilizzare come filtro diretto: una mail passa o meno il controllo in base alla presenza di uno degli elementi della lista.

Filtri Antispam

13 Lug 2015

Google Postmaster Tools: la gestione dello spam secondo Gmail

In termini di utilità il Google Postmaster Tools non è nemmeno lontanamente paragonabile ai Google Webmaster Tools, ma almeno è un primo passo con il quale Google si avvicina a chi spedisce email verso i server di BigG. Avrei voluto scrivere "si apre", ma in realtà non è una grande apertura, considerando che Yahoo, Microsoft, Libero e altri forniscono strumenti di Feedback loop ben più puntuali e lo fanno, in sordina, da molti anni e, per di più, utilizzando standard aperti di "reporting" (ARF)

L'attivazione dell'accesso al portale necessita di specificare quale sia il dominio DKIM (valore d= della relativa firma) delle email inviate o il dominio del mittente nel caso si utilizzi SPF. La proprietà del dominio dovrà poi essere verificata con l'inserimento di un record TXT nel DNS del dominio stesso.

16 Feb 2015

Deliverability su misura

L'incubo di tutti gli email-marketer è vedere le proprie, preziosissime, comunicazioni finire in SPAM.

Abbiamo già detto più volte che ogni provider di posta adotta proprie tecniche, per ovvi motivi segrete, per classificare ciò che all'utente interessa e ciò che invece, secondo lui, è pura informazione commerciale non richiesta.