In questa categoria tutti i post che analizzano newsletter ricevute, nei loro aspetti positivi e negativi.

14 Set 2018

Scrivere email efficaci: AIDA, un metodo dalle radici antiche (Parte II)

Questa è la seconda parte dell'articolo dedicato all'applicazione della metodologia AIDA nell'email marketing. Qui trovate la prima parte, dove si introduce il metodo e si parla di catturare l'Attenzione e mantenere l'Interesse

Creare Desiderio

Questo è un momento cruciale, che però a nostro vedere, può anche espandersi in più invii: peculiarità dell'email marketing è infatti quella di essere un canale di comunicazione aperto, in cui la relazione a medio termine è sicuramente vincente.

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In particolare il percorso di creazione di un desiderio nell'utente è suscettibile ai tempi medi: il bilanciamento corretto fra il senso di urgenza (un'offerta che poi non è detto si ripresenti) e la possibilità di reiterare in più invii il messaggio e dunque avere l'opportunità di solleticare le voglie e le esigenze inespresse dell'utente è sicuramente la chiave di volta che permetto poi il passaggio all'azione.

12 Set 2018

Scrivere email efficaci: AIDA, un metodo dalle radici antiche (Parte I)

In un'epoca di grande bombardamento mediatico e grande pervasività del messaggio pubblicitario, è sempre più difficile distinguersi dalla massa e riuscire a raggiungere le persone che rappresentano il nostro target.

Questo è sicuramente vero per tutto l'advertising classico (ma anche quello ultraprofilato e ultrapersonalizzato tipici dell'era social), ma anche l'email marketing non sfugge a questo tipo di lotta.

Se è vero che il permission marketing ha sicuramente una strada più semplice nell'instaurare un dialogo con l'utente, la scrittura delle email (di ogni parte dell'email) ha un ruolo di estrema importanza.

Attention/Interest/Desire/Action, un po' di storia

Uno dei modelli teorici di funzionamento della pubblicità più conosciuti in assoluto si adatta in maniera splendida al mondo dell'email: la formula AIDA (Attention/Interest/Desire/Action) viene davvero da lontano, universalmente viene infatti attribuita alla leggenda del marketing Elias St. Elmo Lewis (1872-1948).

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Sicuramente Lewis non poteva immaginare che le sue teorie, nate in un'epoca in cui neanche la radio era stata inventata, avrebbero avuto declinazioni in un mondo così radicalmente diverso.

30 Ago 2018

A/B Test e intervallo di confidenza: risultati che contano

Abbiamo in passato già parlato di A/B test e di come, in *ambito Email Marketing, siano un terreno quanto mai minato.

Spesso ci è stato fatto l'appunto che un test è una prassi scientifica di indubbio valore, e che dunque vale sempre la pena usarlo. Facciamo un esempio pratico: devo fare un invio a 20.000 indirizzi, e ho dubbi sulla "call to action" da utilizzare, per cui decido di fare un A/B test su due gruppi da 2.000 contatti, per poi estendere a tutti l'invio migliore.

Il risultato del test ci dice che la variante A ha avuto 34 clic, mentre la B ha registrato ben 42 clic (2.1%): istintivamente viene da pensare che la versione B sia quella vincente, in realtà, immettendo i dati in questo sito, scopriremo che i risultati ottenuti non sono "statisticamente rilevanti". Cosa significa? Come faccio ad ottenere risultati rilevanti?

Oggi tenteremo di andare un po' più a fondo nella questione, accennando alla teoria che sta dietro al concetto di test, per capire quali siano i limiti e i punti di forza di questo modo di operare.

Cos'è un test?

Per test si intende la verifica di una data ipotesi su un campione più o meno ristretto rispetto alla "popolazione" totale; una volta che il test ha dato il risultato aspettato, l'ipotesi si applica all'intera popolazione, aspettandosi risultati in linea con il test.

Abtest

In ambito marketing si parla da anni di A/B testing, specialmente nella realizzazione di landing page e nell'ottimizzazione di banner e campagne advertising.

Questo approccio, fortemente sostenuto dai profeti del marketing scientifico, si contrappone in maniera anche estremamente polemica, a quello "estetico", basato sulle intuizioni e sul lavoro creativo.

06 Lug 2018

Una Newsletter al giorno, alla settimana, al mese o all'anno?

L'email marketing, in questo mondo di velocisti, ha il passo di un mezzofondista, o forse persino di un maratoneta.

Prima Twitter e Facebook, poi Instagram ci hanno abituato all'instant marketing, fatto di occasioni colte al volo, con quanta più spinta e creatività possibile, in un gioco alla rincorsa dello spicciolo di attenzione del consumatore, sempre più distratto e disaffezionato.

L'email marketing ha provato ad adeguarsi, ed in parte ci è riuscito, con i meccanismi di automazione, le email legate ai sistemi di retargeting, l'ultra personalizzazione.

calendario

Questo tipo di approccio è però estremamente commerciale ed efficace unicamente per alcune realtà, tipicamente retail e di vendita diretta.

L'email marketing "tradizionale", legato al concetto di Newsletter, ha mantenuto il suo passo, e continua ad avere, forse persino più di qualche anno fa, una efficacia di gran lunga superiore a molti altri mezzi, a patto di essere disposti a ragionare e lavorare su tempi mediamente più lunghi di quelli a cui attualmente siamo abituati.

15 Mar 2018

Vendere Libri e Dischi offline, anche grazie all'Email Marketing

L'avvento prima delle grandi distribuzioni, poi dei grandi e-commerce ha fatto soffrire fin da subito due categorie (più di altre) di piccole e medie realtà locali: i negozi di dischi e le librerie.

La distribuzione digitale dei contenuti (mp3 e streaming per la musica e ebook, seppur in misura minore, per la letteratura) ha rappresentato sicuramente una rivoluzione copernicana per i consumatori e per i rivenditori, che si sono trovati ad affrontare, dal 2000 in poi, una crisi mai vista prima.

Records

Nonostante tutto però i luoghi fisici dove comprare libri e dischi resistono (per diversi motivi che tenteremo di analizzare) e siamo convinti che queste "sacche di resistenza" possano trarre grande vantaggio da un uso corretto e mirato dell'email marketing.

02 Feb 2018

Email che colpiscono nel segno: HTML o testo semplice?

All'alba del 2018 una delle grandi scommesse dell'email marketing pare essere l'email interattiva: utilizzo di tecniche css e html che rendano la newsletter un vero e proprio microsito, con tanto di animazioni e gamification (solamente per i client di posta e device in grado di supportare le tecnologie necessarie).

Dall'altra parte si potrebbe obiettare che questa tendenza è più dettata dalle esigenze di creativi e agenzie che dalle necessità effettive di business e che forse uno sforzo così impegnativo in questo senso non corrisponda poi ad un ritorno di investimento adeguato.

email testuali

Foto di Florian Klauer su Unsplash

Come sempre è difficile stabilire una regola valida per ogni situazione, ma è possibile che la vera rivoluzione del 2018 sia il ritorno deciso all'email testuale, o comunque veramente minimale in termini di design?

12 Gen 2018

Email Marketing Politico e Spam

In Italia è tempo di campagna elettorale e, ormai da diversi anni, il web è diventato uno dei campi di battaglia fondamentali per lo scontro politico.

Se è vero che la parte da leone, soprattutto per quel che riguarda il "rimbalzo mediatico" sui canali tradizionali come giornali e tv, la fanno le esternazioni sui vari social network, l'email è comunque un vettore fondamentale di approfondimento, di invito all'incontro con i candidati e punto di contatto con sostenitori, simpatizzanti e in generale quella cerchia ristretta che può rappresentare la base di successiva propaganda attraverso i meccanismi di WoM (word of mouth).

Politica

Assistiamo in queste ultime settimane ad una nuova ondata di email marketing politico, che ripopola le nostre caselle email, dopo anni di relativa calma (escludendo ovviamente eventuali elezioni locali): ma come vengono costruite e mantenute le liste utilizzate per queste campagne e quali sono gli accorgimenti che bisognerebbe tenere presenti prima di affrontare una campagna di questo tipo?

28 Dic 2017

Email e Messenger Bots: passato, presente e futuro

Nel 2016 Facebook ha introdotto la possibilità, per aziende e sviluppatori, di creare automatismi (bot) su Messenger.

I Messenger Bot fanno parte della famiglia dei ChatBots, programmi creati per interagire con un umano nella maniera più naturale possibile, estraendo informazioni utili dai messaggi ricevuti in ingresso e elaborando una risposta congrua (e utile).

Robot

Programmi di questo genere esistono da molto tempo, ma il loro avvento sul web in maniera massiva è molto recente, spinto anche dalla possibilità di unire software di riconoscimento del linguaggio naturale all'analisi di dati pre-esistenti per ottimizzare e personalizzare le risposte.

Apple, Google, Microsoft e Amazon si stanno spingendo oltre, e i loro assistenti virtuali (Siri, Google, Cortana e Alexa) sono ormai una realtà affermata, anche se ancora parecchio lontana dal sogno fantascientifico dell'interazione naturale totale.

Nell'ultimo anno i chatbot web sono comparsi in vari ambiti, soprattutto in relazione all'e-commerce, e spesso si è parlato di questa tecnologia come alternativa definitiva all'email-marketing (sigh).

In particolare la discesa in campo massiccia di Facebook con i Messenger Bots rappresenta senza ombra di dubbio una realtà con cui confrontarsi, tentando di capire, senza preconcetti, i possibili utilizzi, i limiti, le differenze e le similitudini con il nostro tanto amato email marketing.

24 Nov 2017

Costruire la lista con Facebook Ads - il budget e la creazione delle inserzioni

Nella prima parte di questa guida all'utilizzo di Facebook Ads come strumento di list building abbiamo visto come creare il proprio pubblico di riferimento, partendo, ad esempio, dalla lista dei contatti attualmente in nostro possesso.

In questo articolo esamineremo gli altri step fondamentali nella creazione di una campagna: l'impostazione del budget, la creazione delle inserzioni e la pubblicazione finale.

Usare Facebook ads per costruire la lista

Come per la prima parte della guida, tenteremo di seguire passo passo la procedura, evitando divagazioni e approfondimenti: in caso di dubbi e domande vi invitiamo ad usare i commenti, oppure a contattarci direttamente.

Facebook Ads è uno strumento molto complesso, che richiede attenzione e competenza e, come nel caso di un'altra piattaforma di advertising "di massa", Google AdWords, se è vero che può rappresentare un investimento formidabile, è altrettanto vero che è facile perdere molti soldi per un semplice sbaglio nelle impostazioni.

24 Nov 2017

Costruire la lista con Facebook Ads - La selezione del pubblico

Qualche tempo da abbiamo esaminato velocemente quali possano essere i vari strumenti di List Building (costruzione della lista) online.

Fra questi riteniamo che sia opportuno soffermarsi su uno strumento che si è evoluto molto negli ultimi tempi e che, soprattutto se si opera in campo B2C, rappresenta sicuramente una fonte primaria di contatti e consensi, altrimenti difficilmente reperibili.

Usare Facebook ads per costruire la lista

Siamo parlando di Facebook ADS, che nel corso dell'ultimo anno ha subito un rinnovamento globale, fino all'integrazione completa fra il vecchio Power Editor e la piattaforma Ads Manager, che ora funge da unico centro di gestione della promozione su Facebook, Instagram e Messenger.