13 Lug 2015

Google Postmaster Tools: la gestione dello spam secondo Gmail

In termini di utilità il Google Postmaster Tools non è nemmeno lontanamente paragonabile ai Google Webmaster Tools, ma almeno è un primo passo con il quale Google si avvicina a chi spedisce email verso i server di BigG. Avrei voluto scrivere "si apre", ma in realtà non è una grande apertura, considerando che Yahoo, Microsoft, Libero e altri forniscono strumenti di Feedback loop ben più puntuali e lo fanno, in sordina, da molti anni e, per di più, utilizzando standard aperti di "reporting" (ARF)

L'attivazione dell'accesso al portale necessita di specificare quale sia il dominio DKIM (valore d= della relativa firma) delle email inviate o il dominio del mittente nel caso si utilizzi SPF. La proprietà del dominio dovrà poi essere verificata con l'inserimento di un record TXT nel DNS del dominio stesso.

In pochi minuti si accede all'interfaccia dei postmaster tools:

Google, strumenti per postmaster

L'interfaccia è molto semplice e di base visualizza i dati del tasso di segnalazione di abusi giornalieri degli ultimi 7 giorni. Sarà possibile allargare la finestra a 30, 60, 90 e 120 giorni, ma per ora, almeno nel mio account, ci sono i dati di una decina di giorni e non posso vederne di più.

Oltre alla finestra temporale è possibile scegliere il dominio (se se ne registra più di uno) e il tipo di report che si vuole vedere: interessante il report di "IP Reputation" che mostra, per ogni giorno, gli IP che hanno spedito email per quel dominio e la loro reputazione:

Reputazione IP email antispam

Cliccando sulla barretta di ciascun giorno è possibile vedere l'elenco degli IP che ricadono in ciascuna categoria (cosa che ipotizzo solo visto che al momento tutti i nostri IP risultano in "high" reputation).

E' possibile inoltre vedere un trend della "Domain Reputation", ovvero della reputazione dell'intero dominio (con un range che va da bad a low, a medium a high). Un report mostra statistiche di Authentication dicendoci quante delle nostre email passano l'autenticazione DKIM , quante quella SPF, quante DMARC.

Ci sono poi reporti di Encryption e di Delivery Errors: il primo fa supporre che Google voglia sensibilizzare i mittenti ad utilizzare il protocollo di cifratura "STARTTLS" nella consegna delle email mentre il secondo fa pensare ad uno strumento per rilevare grossi problemi di consegna (a me da tutto a zero mentre so di per certo che qualche bounce c'è stato, quindi non so che pensare).

Rimane un ultimo report chiamato "Feedback Loop", che per chi si occupa di deliverability sembrerebbe il più interessante di tutti ma che, vi dico subito, fornisce solamente dati aggregati e solamente se si superano certe soglie.

Per ottenerlo bisogna implementare l'header "Feedback-ID" così come spiegato in questa FAQ: https://support.google.com/mail/answer/6254652 . L'header va anche firmato con DKIM. In teoria non dovrebbe servire altro ma per ora quel report nel mio account è completamente bianco...

Dimenticavo, nel post in cui Google annuncia questo nuovo strumento si parla anche dell'uso di reti neurali artificiali per l'identificazione di particolari tipi di spam, ma ritengo che tale strumento sia in uso da tempo e non una novità per la quale aspettarsi modifiche da parte del filtro nelle prossime settimane.

Chiaramente i Postmaster Tools non aiuteranno ad aggirare i filtri antispam, ma potranno sicuramente essere utili per identificare con più precisione eventuali problemi che portano all'identificazione di proprie email come spam.

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