Capita a tutti, ogni volta, prima di programmare in maniera definitiva l'invio della propria newsletter, il momento del dubbio, delle domande
- Ho inserito i link corretti?
- L'oggetto andrà bene?
- I testi alternativi delle immagini sono a posto?
- I server da cui sto per spedire hanno qualche problema?
- I parametri di invio, le firme DKIM, i record SPF sono configurati correttamente?
- La mia email verrà riconosciuta come spam?
Ad alcune di queste domande, specialmente quelle riguardanti la classificazione come SPAM, sappiamo che è difficile se non impossibile rispondere prima dell'invio effettivo.
Per quel che riguarda invece i quesiti più tecnici e diretti, come quello sulle firme o sull'integrità dei link, è invece possibile e corretto effettuare un check pre-invio, specie quando ci si affida a soluzioni proprietarie, senza mediazione di un ESP.
Esistono vari servizi online che effettuano questo tipo di check; li possiamo trovare compresi nei pacchetti dei big dell'email checking (Litmus e Email on Acid), oppure disponibili gratuitamente online (seppure in maniera più limitata).
Fra le varie piattaforme free, ci pare che la più completa e veloce sia Mail Tester: il sito è semplice e gradevole e la reportistica decisamente ben fatta e approfondita.
Il funzionamento è immediato: accedendo al sito ci verrà istantaneamente comunicato un indirizzo email generato dal sistema, a cui spedire l'email da testare.
Per ottenere risultati il più corretti possibile è importante inviare l'email tramite i server con cui effettueremo l'invio finale.
Lasciate aperto il sito, inviate l'email, poi, riprendendo il tab di Mail Tester, cliccate su "Poi controlla il tuo punteggio".
Dopo qualche secondo il sito ci fornirà il report, calcolando anche un punteggio globale di "spammosità", chiaramente da prendere con le molle: come si diceva, è possibile evidenziare problemi tecnici prima dell'invio, ma nello stesso tempo non è detto che una email valutata con un bel 10 finisca per forza in inbox, se inviata a liste senza il regolare consenso o se comunque è percepita come spam da chi la riceve.
Il messaggio
La prima parte del report è dedicata al messaggio vero e proprio: è possibile verificarne l'aspetto senza immagini, la versione testuale, la responsività e il codice sorgente.
Questa parte è utile per capire se ci sono problemi in fase di CSS inlining o per via di altre ottimizzazioni pre invio.
Spamassassin
È forse il filtro antispam più conosciuto; il punteggio qui riportato viene calcolato in base ad una configurazione molto basica del filtro, per cui, come detto più volte, non molto utile, né affidabile.
È importante tenere conto che oggigiorno i filtri e i meccanismi usati dai grandi provider come Gmail, Libero, Microsoft, Yahoo, sono completamente diversi e basati in gran parte sull'interazione dell'utente con le email. Affidarsi unicamente a Spam Assassin è un po' come se prima di andare ad una festa chiedessimo alla nonna se siamo belli/belle, per poi aspettarci che tutti i ragazzi e le ragazze al party la pensino allo stesso modo :).
Firme e autenticazioni
Questo passaggio è interessante e importante. Il sistema ci informa sulla presenza di firme e certificati (SPF, DKIM, DMARC) e sulle impostazioni tecniche relative al sender e ai server di invio.
Problemi in questa sezione potrebbero pregiudicare in maniera seria la consegna delle email. Il servizio, per ogni voce controllata, è in grado di fornire i dettagli tecnici del test, utili per correggere eventuali anomalie
Formattazione del messaggio
In questa sezione il sistema prende in esame la struttura del messaggio, controllandone la validità html, la percentuale di testo presente, la presenza dei testi alternativi per le immagini.
Altri elementi importanti, al fine della corretta consegna del messaggio, l'assenza di codice "potenzialmente insicuro" -javascript, vbscript etc-, e il mancato utilizzo di url shortener, considerati spesso un buon modo per veicolare spam.
Ultimo check riguarda la presenza di un riferimento list-unsubscribe, per fornire ai client di posta un link rapido per la disiscrizione.
Blacklist
Il sistema prende in esame le blacklist pubbliche più famose, evidenziando eventuali problemi. Come già spiegato altrove, un check dovuto, ma non esaustivo.
Link orfani
Ultimissimo test è quello di controllo dei link all'interno della newsletter. Il check ci avvisa se ci sono link a indirizzi non funzionanti, oltre ad notificarci eventuali ridirezioni - ad esempio i link tracciati.
È un check importante, ma anche questo non esaustivo: un indirizzo potrebbe essere funzionante, ma non essere quello che volevamo linkare dalla nostra newsletter. Un controllo manuale dei link è sempre da consigliare.
In conclusione si può dire che Mail Tester è un ottimo strumento, molto veloce e immediato, che può indubbiamente aiutarci nel lavoro di rifinitura dei nostri invii: l'importante è ricordarci che questo tipo di test non può darci indicazioni definitive sul grado di deliverability della nostra newsletter.
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