31 Mar 2017

La mia newsletter arriverà in spam?

Probabilmente è la regina delle domande dell'email marketing: "Ma la newsletter appena preparata con tanta cura, arriverà in posta in arrivo o verrà bloccata dai filtri Antispam?".

Se seguite il nostro blog da qualche tempo, saprete che non esiste una risposta univoca e che i fattori che determinano l'efficacia della consegna di una email sono molti ed estremamente variegati. Nessun provider usa la stessa catena di filtri e le stesse logiche di filtraggio, questo significa che una email che arriva in posta in arrivo a Libero.it, potrebbe arrivare in Spam su Yahoo.com, oppure venire rifiutata da Aruba; addirittura il comportamento può variare da casella a casella per lo stesso provider (Gmail ne è l'esempio più evidente). 

Homepage GlockApps
Reputazione degli ip, dei domini, del mittente, blocchi sui link e sui contenuti, sulle immagini e sugli header, comportamenti tarati sulle singole reazioni degli utenti: non c'è dunque modo di avere qualche indizio su quel che succederà prima di effettuare l'invio? In realtà è possibile ottenere informazioni in questo senso, almeno in parte, e oggi analizzeremo un servizio che tenta di rispondere a questi quesiti: Glockapps.com.

20 Mar 2017

Un servizio per controllare la newsletter prima di inviarla

Capita a tutti, ogni volta, prima di programmare in maniera definitiva l'invio della propria newsletter, il momento del dubbio, delle domande

  • Ho inserito i link corretti?
  • L'oggetto andrà bene?
  • I testi alternativi delle immagini sono a posto?
  • I server da cui sto per spedire hanno qualche problema?
  • I parametri di invio, le firme DKIM, i record SPF sono configurati correttamente?
  • La mia email verrà riconosciuta come spam?

Ad alcune di queste domande, specialmente quelle riguardanti la classificazione come SPAM, sappiamo che è difficile se non impossibile rispondere prima dell'invio effettivo.

Per quel che riguarda invece i quesiti più tecnici e diretti, come quello sulle firme o sull'integrità dei link, è invece possibile e corretto effettuare un check pre-invio, specie quando ci si affida a soluzioni proprietarie, senza mediazione di un ESP.

Mail Tester

13 Mar 2017

Affiliazioni, Coregistrazioni, Spam, anche i grandi brand ci cascano

È notizia di qualche giorno fa il data leak - furto di informazioni - ai danni di una delle più grandi aziende di "spam legale" statunitensi, la River City Media (RCM), in seguito alla configurazione poco accorta di uno dei suoi server di backup.

La grande mole di informazioni fuoriuscite ha aperto il più classico dei vasi di Pandora: liste, metodologie, pagamenti, clienti.

spam

Tentiamo di fare un po' di chiarezza: cosa si intende per "Spam legale", quali sono le metodologie usate e perché è ancora tanto utilizzato? La definizione di legalità, riferita all'invio di email massive, così come per altri aspetti della vita online, è in realtà molto complessa, perché dipende da legislazioni nazionali che mal si applicano a fenomeni fortemente globali. Ad esempio è risaputo che CAN-SPAM, la legge statunitense a riguardo, è molto permissiva rispetto ai corrispettivi Canadesi ed Europei. Quello che si può dire è che le comunicazioni pubblicitarie aggressive via email si dividono in due grandi famiglie:

  • Spam a liste senza alcuna forma di consenso, provenienti da attività di crawling o generazione semi-automatica.
  • Spam a liste il cui consenso è acquisito tramite circuiti di affiliazione e coregistrazione, con sistemi poco trasparenti ma entro i limiti di legge - o almeno di alcune leggi.