02 Lug 2009

Bilancio 2008 del Garante della Privacy

Garante della privacyIl Garante della Privacy ha pubblicato la relazione annuale relativa al 2008. La sintesi per la stampa contiene i dati più significativi.

Queste secondo me le più interessanti:

Rilevante incremento si è registrato nelle risposte a segnalazioni e reclami, passate dalle 3.078 del 2007 alle 5.252 del 2008 (in particolare, riguardo a telefonia, sanità, credito al consumo, Internet, giornalismo, videosorveglianza, pubblicità indesiderata).

I proventi riscossi a titolo di pagamento delle sanzioni sono passati da 814.625 euro del 2007 a 1 milione e 62mila euro. Oltre 335mila euro sono stati pagati per estinguere il reato in materia di misure di sicurezza.

L'attività di relazione con il pubblico ha fatto registrare quest'anno circa 40.000 contatti all'Urp, quasi 20.000 e-mail trattate nell'anno.

Proprio ieri leggevo su onemarketing un dato preso da uno studio sulla privacy commissionato da MagNews, nota piattaforma professionale di email marketing, secondo il quale:

1 utente su 3 (di un campione rappresentativo dei 23 milioni di italiani che utilizzano internet almeno una volta la settimana e hanno più di 15 anni) dice di essersi rivolto al Garante per la privacy (per problemi di spam)

Il dato, come ho commentato su onemarketing, mi aveva lasciato alquanto perplesso e la mia perplessità è stata condivisa da altri lettori (e parzialmente anche da chi ha condotto la ricerca e chi la commissionata).

Alla luce dei dati ufficiali del garante in cui viene detto che prendendo in considerazione tutte le attività hanno gestito "40000 contatti" direi che è plausibile aspettarsi che gli utenti internet che si sono rivolti al garante siano 2000-3000. Dovessi scommettere su un numero direi 1500. Ben lontani dagli 8 milioni che mi avevan fatto saltare sulla sedia!

Considerando la serietà di chi ha condotto la ricerca e del committente direi che l'ipotesi più plausibile sia che i mille intervistati abbiano pensato di trovarsi di fronte ad un esame da superare ed abbiano provato a rispondere da cittadini modello pensando, forse, che mostrandosi preparati ed agguerriti il risultato della ricerca avrebbe impaurito gli spammer. Beh, come potrei non appoggiare l'intento? Ad essere troppo spudorati, però, si rischia di ottenere l'effetto opposto!

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