22 Nov 2018

GDPR e tracciamento delle aperture delle email

Il trattamento dei dati personali era normato anche in epoca pre-GDPR, ma il GDPR ha reso più esplicito che gli utenti europei non possono essere tracciati a loro insaputa.

Per quanto riguarda l'invio di newsletter il problema va affrontato in fase di "opt-in", ovvero quando il potenziale iscritto compila il modulo di iscrizione e vi fornisce il consenso al trattamento dei suoi dati al fine di ricevere la newsletter. In questo caso le scuole di pensiero che abbiamo incontrato sono due:

  • Il tracciamento dell'apertura dell'email necessita di un consenso separato e opzionale che l'iscritto deve poter dare in fase di iscrizione.
  • Il tracciamento è necessario per garantire certi standard qualitativi nell'erogazione della newsletter stessa e quindi non necessita di un consenso separato, ma deve solo essere esplicitato nella privacy policy.

In entrambi i casi, però, la privacy policy deve essere esplicita nel definire quali dati vengono raccolti tramite tracciamento, da chi, con quale scopo, per quanto tempo.

Ma come si applica questo discorso alle email transazionali?

16 Apr 2015

Le statistiche nell'email marketing

Più volte abbiamo sottilineato l'importanza di monitorare i risultati dei propri invii, e di utilizzare i dati raccolti per migliorare le performace delle spedizioni successive.

Nel marketing scientifico la possibilità di tracciare, riconoscere, contare è fondamentale e l'avvento del digitale ha enfatizzato questo aspetto, innescando alle volte una vera e propria corsa ai numeri: in questa sorta di ansia da prestazione, tutte le piattaforme di marketing online - web, social, email -, hanno cominciato a fornire moli sempre più grandi di dati, dandoci spesso l'illusione di poter conoscere anche il colore dei calzini del nostro target.

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