12 Dic 2018

Usare una email gratuita per scopi professionali o aziendali: si può?

Dall'introduzione del GDPR ci si interroga su quali servizi si possano o non possano utilizzare e a quali condizioni, per non violare i requisiti del GDPR.

Una delle domande che più spesso ci è stata rivolta è se la "casella di posta" aziendale sia coinvolta dal regolamento GDPR e se ci sia differenza tra una casella gratuita (tipo gmail.com o libero.it) ed una aziendale su proprio dominio.

E che cosa c'entra una casella di posta con il trattamento dei dati personali?

Fondamentalmente una casella di posta tratta due tipi di dati personali:

30 Nov 2018

GDPR: Scelta dei fornitori e nomina dei responsabili del trattamento dei dati

Il GDPR, regolamento generale sulla protezione dei dati, entrato in vigore in tutta Europa lo scorso 24 maggio, detta vincoli ben precisi sulle metodologie con le quali una azienda può gestire dati personali, la tipologia di aziende alle quali può trasferire o far gestire tali dati e la tipologia di contrattualizzazione che deve legare un Titolare (l'azienda/professionista) quando si avvale di un Responsabile (fornitore) per trattare dati personali.

Ma la mia azienda fa B2B e quindi non tratta dati personali

Probabilmente falso. Vediamo la definizione di Dato personale fornita dal GDPR:

Articolo 4 - Definizioni

«dato personale»: qualsiasi informazione riguardante una persona fisica identificata o identificabile («interessato»); si considera identificabile la persona fisica che può essere identificata, direttamente o indirettamente, con particolare riferimento a un identificativo come il nome, un numero di identificazione, dati relativi all'ubicazione, un identificativo online o a uno o più elementi caratteristici della sua identità fisica, fisiologica, genetica, psichica, economica, culturale o sociale;

22 Nov 2018

GDPR e tracciamento delle aperture delle email

Il trattamento dei dati personali era normato anche in epoca pre-GDPR, ma il GDPR ha reso più esplicito che gli utenti europei non possono essere tracciati a loro insaputa.

Per quanto riguarda l'invio di newsletter il problema va affrontato in fase di "opt-in", ovvero quando il potenziale iscritto compila il modulo di iscrizione e vi fornisce il consenso al trattamento dei suoi dati al fine di ricevere la newsletter. In questo caso le scuole di pensiero che abbiamo incontrato sono due:

  • Il tracciamento dell'apertura dell'email necessita di un consenso separato e opzionale che l'iscritto deve poter dare in fase di iscrizione.
  • Il tracciamento è necessario per garantire certi standard qualitativi nell'erogazione della newsletter stessa e quindi non necessita di un consenso separato, ma deve solo essere esplicitato nella privacy policy.

In entrambi i casi, però, la privacy policy deve essere esplicita nel definire quali dati vengono raccolti tramite tracciamento, da chi, con quale scopo, per quanto tempo.

Ma come si applica questo discorso alle email transazionali?

23 Ott 2018

Adobe e Twilio: acquisizioni miliardarie nell'email marketing

Ricorderete che poco prima dell'estate Campaign Monitor, Delivra ed Emma si sono fuse, dando origine probabilmente alla prima fusione di prodotti similari/concorrenti nel settore dell'email marketing mondiale.

Oggi vi riportiamo, invece, due straordinarie acquisizioni miliardarie nel mondo del marketing digitale, avvenute nell'ultimo mese:

Acquisizioni di SendGrid e Marketo

Adobe ha confermato il tentativo di acquisire Marketo per 4,75 miliardi di dollari, mentre Twilio ha confermato la volontà di acquisire SendGrid per un controvalore di 2 miliardi di dollari in azioni.

05 Ott 2018

Inbox by Gmail chiude a Marzo 2019

Sono passati alcuni mesi da quando Gmail ha aggiornato, dopo tanti anni, la sua interfaccia, introducendo anche alcune nuove funzionalità che prima rendevano unico l'altro progetto di Google: Inbox by Gmail.

Ora che la nuova versione di Gmail risulta stabile e "consegnata" a tutti gli utenti, Google ha annunciato che Inbox by Gmail non ha più motivo di esistere visto che le sue caratteristiche principali oggi sono disponibili direttamente sul nuovo Gmail.

Inbox by Gmail => Gmail

14 Set 2018

Scrivere email efficaci: AIDA, un metodo dalle radici antiche (Parte II)

Questa è la seconda parte dell'articolo dedicato all'applicazione della metodologia AIDA nell'email marketing. Qui trovate la prima parte, dove si introduce il metodo e si parla di catturare l'Attenzione e mantenere l'Interesse

Creare Desiderio

Questo è un momento cruciale, che però a nostro vedere, può anche espandersi in più invii: peculiarità dell'email marketing è infatti quella di essere un canale di comunicazione aperto, in cui la relazione a medio termine è sicuramente vincente.

aida2

In particolare il percorso di creazione di un desiderio nell'utente è suscettibile ai tempi medi: il bilanciamento corretto fra il senso di urgenza (un'offerta che poi non è detto si ripresenti) e la possibilità di reiterare in più invii il messaggio e dunque avere l'opportunità di solleticare le voglie e le esigenze inespresse dell'utente è sicuramente la chiave di volta che permetto poi il passaggio all'azione.

12 Set 2018

Scrivere email efficaci: AIDA, un metodo dalle radici antiche (Parte I)

In un'epoca di grande bombardamento mediatico e grande pervasività del messaggio pubblicitario, è sempre più difficile distinguersi dalla massa e riuscire a raggiungere le persone che rappresentano il nostro target.

Questo è sicuramente vero per tutto l'advertising classico (ma anche quello ultraprofilato e ultrapersonalizzato tipici dell'era social), ma anche l'email marketing non sfugge a questo tipo di lotta.

Se è vero che il permission marketing ha sicuramente una strada più semplice nell'instaurare un dialogo con l'utente, la scrittura delle email (di ogni parte dell'email) ha un ruolo di estrema importanza.

Attention/Interest/Desire/Action, un po' di storia

Uno dei modelli teorici di funzionamento della pubblicità più conosciuti in assoluto si adatta in maniera splendida al mondo dell'email: la formula AIDA (Attention/Interest/Desire/Action) viene davvero da lontano, universalmente viene infatti attribuita alla leggenda del marketing Elias St. Elmo Lewis (1872-1948).

aida

Sicuramente Lewis non poteva immaginare che le sue teorie, nate in un'epoca in cui neanche la radio era stata inventata, avrebbero avuto declinazioni in un mondo così radicalmente diverso.

30 Ago 2018

A/B Test e intervallo di confidenza: risultati che contano

Abbiamo in passato già parlato di A/B test e di come, in *ambito Email Marketing, siano un terreno quanto mai minato.

Spesso ci è stato fatto l'appunto che un test è una prassi scientifica di indubbio valore, e che dunque vale sempre la pena usarlo. Facciamo un esempio pratico: devo fare un invio a 20.000 indirizzi, e ho dubbi sulla "call to action" da utilizzare, per cui decido di fare un A/B test su due gruppi da 2.000 contatti, per poi estendere a tutti l'invio migliore.

Il risultato del test ci dice che la variante A ha avuto 34 clic, mentre la B ha registrato ben 42 clic (2.1%): istintivamente viene da pensare che la versione B sia quella vincente, in realtà, immettendo i dati in questo sito, scopriremo che i risultati ottenuti non sono "statisticamente rilevanti". Cosa significa? Come faccio ad ottenere risultati rilevanti?

Oggi tenteremo di andare un po' più a fondo nella questione, accennando alla teoria che sta dietro al concetto di test, per capire quali siano i limiti e i punti di forza di questo modo di operare.

Cos'è un test?

Per test si intende la verifica di una data ipotesi su un campione più o meno ristretto rispetto alla "popolazione" totale; una volta che il test ha dato il risultato aspettato, l'ipotesi si applica all'intera popolazione, aspettandosi risultati in linea con il test.

Abtest

In ambito marketing si parla da anni di A/B testing, specialmente nella realizzazione di landing page e nell'ottimizzazione di banner e campagne advertising.

Questo approccio, fortemente sostenuto dai profeti del marketing scientifico, si contrappone in maniera anche estremamente polemica, a quello "estetico", basato sulle intuizioni e sul lavoro creativo.

21 Ago 2018

Il report 2017 del Garante per la Protezione de Dati Personali: telemarketing, spam e molto altro

Anche il 2017 è stato, per il Garante per la protezione dei Dati personali, un anno intenso.

Nell'annuale e davvero interessante report, uscito qualche settimana fa, il Garante fa il punto, quantitativo e qualitativo dell'attività 2017.

report

Il report completo, unitamente al discorso di presentazione del presidente Antonello Soro, sono liberamente consultabili a questa pagina.

19 Lug 2018

Aperture da webmail e app: sempre più anonime

Già in questo articolo, di più di tre anni fa, avevamo fatto notare come alcune delle statistiche offerte dagli ESP risultassero nei fatti parecchio imprecise.

Le motivazioni dietro a questa imprecisione, riscontrabile soprattutto nella localizzazione geografica e nel riconoscimento dei device di apertura, sono variegate, ma una in particolare risulta avere un peso maggiore: l'utilizzo, da parte di alcune webmail e app mobile di proxy per il recupero e la fornitura delle immagini.

proxy immagini

Cos'è un proxy immagini?

Quando una email viene inviata tramite un ESP normalmente è composta di una parte HTML che all'interno, come una pagina web, richiama risorse esterne, principalmente immagini.

In condizioni normali il client di posta o il browser, interpretando l'html della newsletter, fanno per conto dell'utente le richieste ai server remoti per ottenere le immagini.