30 Dic 2013

Gmail non blocca più le immagini

Ottima notizia per chi invia newsletter a Gmail, un po' meno per chi utilizza sistemi di tracciamento per individuare la geolocalizzazione dell'apertura, tipo di dispositivo utilizzato e tipo di programma di posta in uso.

Già con il passaggio ad https (connessione protetta alla webmail) per la sua webmail Gmail aveva reso più complicato riuscire a distinguere le aperture avenute sulla webmail ma con quest'ultima modifica di fatto Google fa un passo avanti nella difesa della privacy dei suoi lettori.

La stranezza è che con il nuovo sistema rende più semplice il tracciamento dell'apertura che ora non ha più bisogno che l'utente scelga di visualizzare le immagini, quindi in questo senso potrebbe essere visto come un passo indietro nella difesa della privacy.

Tutto sommato, per chi vuole fare email marketing, ritengo sia una buona notizia: si perdono alcune possibilità di misurabilità ma di fatto si dovrebbero ottenere maggiori conversioni grazie alle immagini visualizzate come impostazione predefinita.

Vedremo fra qualche mese se questo cambiamento avrà portato anche un aumento dei tassi di apertura e clic come ci si dovrebbe aspettare.

Parlando di aspetti più tecnici questi sono gli user-agent con il quale si presenta il proxy (il secondo apparso solo recentemente):

Mozilla/5.0 (Windows; U; Windows NT 5.1; de; rv:1.9.0.7) Gecko/2009021910 Firefox/3.0.7 (via ggpht.com)
Mozilla/5.0 (Windows; U; Windows NT 5.1; de; rv:1.9.0.7) Gecko/2009021910 Firefox/3.0.7 (via ggpht.com GoogleImageProxy)

e questi sono gli IP dei proxy di Google:

66.249.xxx.xxx

ma la stragrande maggioranza delle richieste da questi due specifici indirizzi:

66.249.81.144
66.249.93.144

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